Forme organizzate e non organizzate dell’Islam nel sud Italia
Michel de Certau ne l’Invenzione del quotidiano (Arts de Faire: Union générale d’éditions, 1980) riconosce un potenziale trasformativo e creativo in quelle che definisce “tattiche” agite nel quotidiano da singoli e collettività in relazione in particolare alle strategie delle istituzioni dominanti. Di queste sono parte anche le pratiche che derivano dalla fede – secondo l’autore una predisposizione all’agire (Une pratique sociale de la différence: croire, ‘Faire Croire: Actes de la Table Ronde organisée par l’École française de Rome’, 1981) – che, generando attività sociale, risemantizzano spazi, immaginari, discorsi e tempi pre-normati in un determinato sistema sociale.
Una tale prospettiva è particolarmente significativa se applicata all’analisi dell’islam contemporaneo diasporico, nelle sue forme organizzate, ma soprattutto in quelle non organizzate, che si determinano al di fuori e al contempo in relazione alle istituzioni religiose (Jeldtoft, N. Lived Islam: religious identity with ‘non-organized’ Muslim minorities, ‘Ethnic and Racial Studies’, 34(7), 2011, pp. 1134-1151). Nella diaspora europea, e nello specifico quella italiana – dove le comunità musulmane e i singoli credenti vivono la loro pratica religiosa in un contesto in cui essa non appartiene al riferimento religioso primario, e dove sono in corso o vi sono stati dei tentativi di normatizzazione nazionali e transnazionali – più facilmente si evidenziano forme soggettive e collettive di agire religioso che introducono elementi di discontinuità sia rispetto allo spazio di inculturazione del paese di residenza, sia rispetto ai modi e ai tempi di fruizione del religioso e i suoi significati nei paesi di riferimento a maggioranza musulmani.
Tali dimensioni, eterogenee, sono l’oggetto principale della special issue Forme organizzate e non organizzate dell’islam nel sud Italia di «Occhialì – Rivista sul Mediterraneo islamico», che si pone l’obiettivo di indagarle rispetto allo specifico delle comunità musulmane contemporanee nell’Italia meridionale, un’area rispetto alla quale le ricerche si sono concentrate più sulla ricostruzione storica della presenza islamica, che sulle esperienze soggettive e collettive dei musulmani, inserite e strutturate in un tessuto che presenta delle peculiari caratteristiche sul piano socio-economico, politico e religioso.
Il numero accoglie contributi che, prendendo in analisi le regioni del sud Italia (con particolare attenzione a Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna), rilevino da un punto di vista multidisciplinare le forme organizzate e non organizzate dell’islam con particolare riferimento, ma senza limitarsi a: la storia contemporanea delle comunità islamiche; il vissuto quotidiano delle musulmane e dei musulmani; l’inserimento nel tessuto socio-economico; i rapporti dei/delle credenti di fede islamica con la società nel suo complesso, con le istituzioni, con le reti regionali, nazionali e transnazionali, con i Paesi di provenienza; la capacità di trasformazione dello spazio pubblico; la strutturazione e il funzionamento delle organizzazioni islamiche a partire dai luoghi di culto; la produzione e la trasmissione del sapere religioso.
Gli abstract (250-400 parole) degli articoli dovranno pervenire entro il 30 luglio 2021, agli indirizzi mail rivista.occhiali@unical.it; cdeangelo@unior.it; valentinafedele16@gmail.com, inserendo nell’oggetto dell’email la dicitura “Abstract Occhialì n.10”.
L’eventuale accettazione dell’abstract sarà comunicata agli autori/alle autrici entro la fine del mese di agosto 2021.
La data prevista per la consegna degli articoli selezionati -max 30.000 battute, spazi inclusi, bibliografia esclusa- è il 30 novembre 2021. Questi dovranno essere presentati in una forma compatibile con la procedura blind review: un file (Front_Page) dovrà contenere nome e cognome dell’autore, indirizzo di posta elettronica, breve nota biografica, titolo e abstract (150 parole in inglese), 3-5 keywords; un secondo file (Anonymous_paper) dovrà contenere il contributo, anonimizzato, redatto secondo le norme editoriali indicate qui.
Organized and unorganized forms of Islam in Southern Italy
Michel de Certau in “L’invention du quotidien” (Arts de Faire: Union générale d’éditions, 1980) recognizes a transformative and creative potential in what he defines as “tactics” acted out in everyday life by individuals and communities in relation to the strategies of dominant institutions. Practices deriving from faith are also part of these institutions – according to the author, a predisposition to act (Une pratique sociale de la différence: croire, ‘Faire Croire: Actes de la Table Ronde organisée par l’École française de Rome’, 1981) – which, by generating social activity, re-semantize spaces, imaginaries, discourses and pre-normed time-frames in a given social system.
Such a perspective is particularly significant if applied to the analysis of contemporary diasporic Islam, both in its organized forms and in the unorganized ones, which are determined outside and at the same time in relation to religious institutions (Jeldtoft, N. Lived Islam: religious identity with ‘non-organized’ Muslim minorities, ‘Ethnic and Racial Studies’, 34 (7), 2011, pp. 1134-1151). In the European diaspora, and specifically the Italian one – where Muslim communities and individual believers live their religious practice in a context in which it does not belong to the primary religious reference, and where national and national standardization attempts are underway or have occurred (national and transnational) – it is easier to highlight subjective and collective forms of religious action that introduce elements of discontinuity both with respect to the space of inculturation of the country of residence, and with respect to the ways and times of fruition of the religious and its meanings in the countries of reference with a Muslim majority.
These heterogeneous dimensions are the main subject of the special issue “Organized and unorganized forms of Islam in Southern Italy” of Occhialì – Rivista sul Mediterraneo islamico, which aims at investigating the specificities of contemporary Muslim communities in Southern Italy, where academic research has privileged historical reconstruction of the Islamic presence over the subjective and collective experiences of Muslims, inserted and structured in a fabric that has peculiar characteristics on socio-economic, political and religious levels.
The issue will include contributions focused on the regions of Southern Italy (with particular attention to Calabria, Basilicata, Puglia, and Sardinia) and on local organized and non-organized forms of Islam, seen from multiple angles: the contemporary history of Islamic communities; the daily life of Muslim men and women; inclusion into the socio-economic fabric; relations between Muslim believers and the diverse components of civil society (institutions; regional, national, and transnational networks; their countries of origin); the ability to transform the public space; the structuring and functioning of Islamic organizations, starting from places of worship; the production and transmission of religious knowledge.
Abstracts (250-400 words) are to be submitted by July 30, 2021, to the following addresses: rivista.occhiali@unical.it; cdeangelo@unior.it; valentinafedele16@gmail.com, with subject “Abstract Occhialì n.10”.
Authors whose abstracts have been accepted will be notified by the end of August 2021.
Deadline for the submission articles – max 30,000 characters, spaces included, bibliography excluded – is November 30, 2021. These must be presented in a form compatible with the blind review procedure: a separated file (Front_Page) must contain name and surname of the author, e-mail address, short biographical note, title and abstract (150 words in English), 3-5 keywords; a second file (Anonymous_paper) must contain the contribution, anonymized, formatted according to the editorial rules indicated here.